Un corto ben scritto può rappresentare un ottimo punto di partenza per chi vuole cimentarsi nella carriera cinematografica. I cortometraggi non sono una forma minore di storytelling cinematografico, anzi. La sceneggiatura di un corto richiede le stesse capacità di scrittura di un lungometraggio, sebbene espresse in scala minore. Anche se le possibilità di distribuzione possono sembrare più limitate, ci sono numerosi altri sbocchi per questo tipo di prodotto. Molti dei più famosi scrittori e registi hanno iniziato la loro carriera da un corto.

In ogni caso cimentarsi con la sceneggiatura di un corto rappresenta un’ottima occasione per sviluppare le proprie competenze di scrittura e può essere una soluzione incoraggiante se non si ha molta esperienza.

ECCO 5 CONSIGLI CHE È BENE SEGUIRE SE NON MANEGGIATE LA MATERIA DA PROFESSIONISTI

1. L’idea, una volta individuata con chiarezza, deve essere drammatizzata (ovvero avere una struttura con azione e personaggio).

Poco importa se i vostri personaggi stanno parlando delle origini dell’universo. Se non drammatizzata, la scena risulterà noiosa.

Non capite cosa significa drammatizzare? Allora prestate attenzione, perché è un passaggio fondamentale per poter scrivere una buona sceneggiatura.
Potete essere bravissimi nell’esposizione e nella stesura dei dialoghi, potete essere in grado di muovere la trama da A a B,  e poi da B a C, ma questo non significa che siate in grado di intrattenere. “Drammatizzare una scena” significa trovare una componente drammatica, generalmente alimentata da un conflitto, attorno a cui incentrare una scena.

Per esempio, quella incentrata su due persone che parlano della loro giornata, è una scena noiosa. Invece, due persone che parlano della loro giornata mentre uno di loro ha un’amante segreto nascosto nell’armadio è una scena “drammatizzata”.

2. Il personaggio deve seguire una sua linea d’azione (e sopratutto mantenerla)

Usate l’intuito, fate attenzione alla coerenza e ai significati, fate in modo che l’Azione sia connessa ai cambiamenti emozionali del vostro personaggio.

3. Suddividete la struttura della storia in 3 ATTI che scandiscano gli avvenimenti, così come insegna la drammaturgia classica.

La struttura in 3 atti è un principio antico ma che aderisce ancora a gran parte del moderno storytelling, la si può trovare in teatro, nei romanzi, in poesia, nei racconti, in film e perfino nei videogame. La troviamo nei libri di Conan Doyle, in Shakespeare,  Aristotle o Hitchcock indifferentemente. È un principio vecchio come la drammaturgia greca, ma tutt’oggi Hollywood vi attinge a piene mani, perché è una regola sicura.

Ci sono molte alternative, è vero, ma sebbene molto semplice, la struttura in tre atti è un’arma sicura per lo sceneggiatore, soprattutto se è agli inizi.

In estrema sintesi  i tre atti si compongono in :

 I: Introduzione

II: Scontro

III: Risoluzione della crisi

Potete nominare i tre momenti diversamente, il punto è assicuratevi che la storia evolva e che la posta in gioco si alzi.

4. Prima di scrivere la sceneggiatura vera e propria dovete preparare una scaletta, cioè l’elenco sintetico delle azioni che i personaggi compiranno nella storia.

Ci sono diversi modi di strutturare una sceneggiatura, ma indipendentemente dal metodo che scegliate di utilizzare, mantenete le cose semplici, seguite il percorso del protagonista evitando trame secondarie, e trascrivete prima di tutto la struttura principale. Aggiungete i dialoghi solo in un secondo momento, questo aiuterà a rendere il tutto più “visivo”.

5Siate sempre e comunque sintetici nelle descrizioni e sopratutto semplici e chiari nella scrittura.

Un cortometraggio può durare quindici secondi come quarantacinque minuti. In ogni caso assicuratevi che la sceneggiatura sia il più breve e pulita possibile, evitando accuratamente tutto ciò che non è funzionale alla struttura che avete stabilito di darle.

Evitate dialoghi troppo lunghi, siate “visivi” e raccontate piuttosto per immagini, visualizzate il possibile, il carattere dei personaggi, le loro aspirazioni, il loro status, etc.

In The lunch Date la donna altezzosa pulisce la propria forchetta prima di iniziare a mangiare. Cosa vi dice questo di lei? Pur non essendoci dialogo è una scena che dice più e meglio di molte parole.